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Una storia a lieto fine

Una nostra paziente guarita dal Covid-19

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La storia di una nostra paziente guarita dal Covid-19

In questo periodo di incertezza e notizie non felici che sembrano moltiplicarsi vogliamo invece raccontarvi una storia a lieto fine, perché è importantissimo non lasciarsi sopraffare dalla paura e dalla tristezza.

Questa è la storia di S. A., una paziente che si sottopone alla dialisi in uno dei nostri centri di Napoli (la foto che abbiamo usato ovviamente è generica e non la ritrae).

Subito dopo il Capodanno 2020, durante il trattamento dialitico, ad S. A. inizia ad avere febbre, tosse ed una difficoltà respiratoria severa. Allertato il 118, la paziente viene ricoverata in codice rosso e dimessa dopo due settimane con una diagnosi di “polmonite batterica in follow-up”. Passano i mesi di gennaio e febbraio in apparente buona salute.

Il 16 marzo, al triage S. A. si presenta nelle buone condizioni di sempre ma durante il trattamento dialitico accusa di nuovo brividi e spossatezza pur con assenza di febbre. Il giorno successivo il personale del centro la contatta per avere notizie sul suo stato di salute e lei riferisce di stare bene ma, visto l’aumento dei casi COVID-19 a Napoli, si decide comunque di trattarla in “isolamento di coorte” alla seduta successiva (separandola quindi subito dagli altri pazienti che non presentano sintomi simili).

E proprio il giorno dopo, durante il trattamento, si manifestano improvvisamente brividi accompagnati da febbre e dispnea: il personale del centro contatta immediatamente il 118 che dispone il ricovero ospedaliero ma, durante il trasporto in ospedale, la paziente respira meglio, gli operatori riscontrano un miglioramento della saturazione ematica e pertanto S. A. torna a casa.

Da qui la donna entra in uno stato di vero terrore: non voleva andare in ospedale a causa dell’aumento vertiginoso dei casi COVID, pensava di non riuscire a sopravvivere a questa nuova patologia. Per una serie di circostanze burocratiche non si riesce a farle eseguire un tampone per la diagnosi di COVID-19.

Nel frattempo, la sintomatologia progrediva ma lo stato di terrore aveva preso il sopravvento in lei e il blocco psicologico scatenato dalla paura rende nulli svariati tentativi di farla ricoverare. Intanto S. A. continua a necessitare della dialisi e, visto il suo stato psicologico, gli operatori sanitari del centro, pur con tutte le precauzioni necessarie, fanno in modo di trattarla con grandissimo affetto, ancora più del solito.

Il 27 marzo finalmente si riesce ad eseguire il tampone che purtroppo conferma la diagnosi: positiva al COVID-19.

Viene disposto il ricovero immediato ma le sue condizioni stanno peggiorando e S. A. viene trattata con terapia medica associata alla maschera CPAP.

Nonostante la precedente malattia respiratoria correlata ad una serie di comorbidità, la paziente migliora gradualmente fino all’11 aprile quando, dopo 3 tamponi negativi, viene dichiarata guarita dal COVID-19 e dimessa!

S. A. realizza di essere stata miracolata e, al suo rientro in ambulatorio, ringrazia in primis il Dottore e gli Infermieri che l’hanno assistita con rispetto ed empatia. Il suo stato respiratorio resta ancora compromesso ma il suo stato emotivo è nettamente migliorato, perdendo poco a poco lo stato di paura e riacquisendo la consapevolezza di quanto sia importante seguire ciò che le viene suggerito, prescritto e consigliato.

Buona ripresa S., il personale NephroCare ti è vicino, sempre.