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Vaccinazione antinfluenzale durante la pandemia di coronavirus

Perché quest'anno è ancora più importante vaccinarsi contro l'influenza

Vaccinazione antinfluenzale durante la pandemia di coronavirus

La vaccinazione antinfluenzale durante la pandemia di coronavirus

L'influenza è una malattia respiratoria contagiosa causata dai virus influenzali che cambiano ogni anno e sviluppano nuovi ceppi. Pertanto, è necessario vaccinarsi ogni anno.

Soprattutto quest'anno, la coesistenza con il nuovo coronavirus porta nuove e imprevedibili sfide. Al momento non è chiaro come si svilupperà la situazione durante l'autunno e l'inverno quindi è importante ridurre il rischio di affrontare due epidemie contemporaneamente scegliendo di vaccinarsi contro l'influenza.

L'influenza è una malattia seria, il nuovo coronavirus però è più grave e non abbiamo ancora una vaccinazione. Pertanto, la vaccinazione contro l'influenza dovrebbe essere presa seriamente in considerazione per due motivi:

  1. L'impatto della coinfezione da influenza e coronavirus sui pazienti non è noto, pertanto dovrebbe essere evitato per ridurre il rischio di sviluppare malattie ancora più gravi e migliorare le possibilità di sopravvivenza.
  2. Dover gestire due epidemie contemporaneamente potrebbe mettere a dura prova le già limitate risorse sanitarie, portando gravi implicazioni.

È molto difficile distinguere immediatamente tra i due virus, perché i primi sintomi di COVID-19, influenza e un comune raffreddore sono molto simili.

Anche se vaccinati contro l'influenza, è importante non abbassare la guardia, poiché la vaccinazione non fornisce una piena immunità garantita contro l'influenza e il nuovo coronavirus può ancora essere contratto.

Pertanto, anche dopo il vaccino, mantieni tutte le misure di prevenzione, come l'igiene, la distanza sociale ed indossa la mascherina.

Vaccinazione antinfluenzale

Una vaccinazione contro l'influenza può ridurre significativamente il rischio di contrarre il virus e sviluppare una malattia influenzale, inoltre se ti ammali di influenza, la vaccinazione può ridurre il rischio di complicanze più gravi.

Poiché il virus dell'influenza muta costantemente, non è garantita nessuna immunità né naturale né da vaccino da precedenti esposizioni. Pertanto, è necessario aggiornare la vaccinazione all'inizio della stagione influenzale. Il periodo esatto dell'influenza stagionale può variare. Pertanto, si consiglia di fare la vaccinazione quando sarà disponibile per il 2020 (prevista per la seconda metà di ottobre).

Il vaccino stesso non può causare l'influenza, poiché l'iniezione non include virus vivi. Contiene, invece, particelle inattivate che non sono vive e non possono causare malattie respiratorie.

Perché il vaccino diventi efficace, di solito sono necessarie circa 2 settimane.

Come con tutti i vaccini e i farmaci, anche i vaccini antinfluenzali possono causare effetti collaterali, come sensazione di febbre, arrossamento o gonfiore nel punto di iniezione, ecc. Questi effetti collaterali di solito si risolvono entro pochi giorni e non richiedono trattamento e il tuo corpo inizia a produrre anticorpi per immunità.

Le reazioni allergiche sono rare, tuttavia è bene consultare sempre il proprio Medico di Medicina Generale e il proprio Nefrologo.

La riduzione del rischio è fondamentale, quindi in questi anni di coronavirus, è ancora più importante consultare il proprio medico curante in merito alla vaccinazione contro l'influenza.

Vaccinandosi, c'è:

  • minore possibilità di infezione simultanea;
  • minore possibilità di contrarre l'influenza;
  • minor rischio di essere ricoverato in ospedale come paziente sospetto di COVID-19

 

In caso di domande chiedi al tuo Medico di Medicina Generale e al tuo Nefrologo oppure contatta il tuo team NephroCare!

 

La vaccinazione antinfluenzale in Italia

Esistono due tipi di vaccino: teravalente e adiuvato

In Italia i pazienti possono essere vaccinati gratuitamente dal loro Medico di Medicina Generale

 

Attenzione: questo articolo contiene solo informazioni generali e non sostituisce la consultazione del proprio Medico di Medicina Generale e del proprio Nefrologo che è sempre necessaria.