Maria Rosaria Tammaro

A 14 anni, il padre le dona un rene ma purtroppo dopo solo un mese il rene viene rimosso perché non più funzionante, e Rosaria non ha alternative e torna in dialisi. La vita per Maria Rosaria non era facile anche se c’erano momenti sereni come quando incontra Michele che diventerà il suo amico del cuore e molto di più.  

Quando Maria Rosaria ha 18 anni, la zia le dona un rene e finalmente inizia per lei una nuova vita. Purtroppo era stata tanto tempo senza andare a scuola e non poteva più rincorrere il sogno di diventare una estetista. Ora il suo desiderio più grande è quello di sposarsi e avere una famiglia. Fortunatamente il suo desiderio diventa realtà e a 21 anni Rosaria sposa il suo adorato Michele. Solo pochi mesi dopo il matrimonio, i medici dicono a Maria Rosaria che aspetta un bambino. Non riesce a credere alle sue orecchie: è un miracolo! Maria Rosaria è al settimo cielo ,e per la prima volta nella vita, si sente completa come persona e come donna. Alla 32a settimana di gestazione Maria Rosaria va in travaglio, è un parto difficile ma alla fine nasce una bambina sana e bella di nome Margherita, una nuova speranza per Maria Rosaria!

Maria Rosaria si sente molto felice e soddisfatta nel suo nuovo ruolo di moglie e madre, ma nuove sfide l’attendono. Quando compie 29 anni, il suo corpo rigetta inaspettatamente il rene trapiantato e lei deve tornare in dialisi. Purtroppo nello stesso periodo muore il suo fratello maggiore. Nonostante tutte queste difficoltà Maria Rosaria mantiene il suo spirito positivo e non perde mai il suo sorriso. Nessuno all’interno della famiglia può donarle un nuovo rene ma Maria Rosaria non smette di sperare in un nuovo trapianto. Le possibilità di essere sottoposta ad un nuovo trapianto sono più basse ora perché i precedenti due trapianti hanno generato un numero elevato di auto-anticorpi e quindi esiste un rischio più elevato di rigetto. Nonostante ciò, lo staff medico e infermieristico del centro dialisi NephroCare di Maria Rosaria la supporta e la incoraggia ad inserirsi ancora una volta nella lista d’attesa trapianto.

Maria Rosaria ha una grande fiducia nei suoi Medici e Infermieri e accetta qualsiasi loro consiglio condividendo le decisioni mediche e terapeutiche. Il suo nome quindi viene inserito nella lista dei Centri Italiani che accettano pazienti iperimmuni (con auto-anticorpi). Non c’è nessuna garanzia ma Maria Rosaria non perde mai la speranza e continua a sorridere!

Per 15 anni, lo staff medico e infermieristico del Centro NephroCare di Soccavo, un quartiere nel cuore di Napoli, si prende cura di Maria Rosaria che continua a giorni alterni la terapia dialitica. In tutti questi lunghi anni, i Medici e gli Infermieri non hanno mai visto una sola volta Maria Rosaria depressa o scoraggiata per la sua malattia e le cure continue che deve effettuare per vivere. In effetti, l’unica volta in cui l’hanno vista versare una lacrima è stata quando ha compiuto 40 anni. In quel giorno speciale, i suoi Medici e i suoi Infermieri sorprendono Maria Rosaria durante il trattamento dialitico con una torta enorme e 40 candeline. Lei è completamente sopraffatta da questo gesto d’amore e si commuove!

Infine, l’11 Marzo 2014, arriva improvvisamente una telefonata… c’è un rene per Maria Rosaria!

E' una sorpresa enorme e del tutto inaspettata, l’emozione è forte, ma i Medici e gli Infermieri del suo centro di dialisi si occupano di tutto e aiutano Maria Rosaria ad arrivare al centro trapianti in cui un nuovo rene la sta aspettando…..è il suo terzo trapianto!

L’ intervento chirurgico per il trapianto va bene ma il nuovo rene comincia a funzionare solo dopo tre settimane e Maria Rosaria inoltre subisce ricorrenti infezioni delle vie urinarie e un’infezione virale. Non è facile sopportare tutto ciò ma lei rimane sempre calma e determinata e la sua pazienza la ripaga: torna a casa presto pronta ad affrontare una nuova fase della sua vita.

Sono passati diversi mesi dal trapianto e Maria Rosaria è in forma, sta bene e soprattutto è molto contenta. I suoi controlli sono settimanali e, sapendo quanto è importante che il suo corpo non rigetti il nuovo rene, presta sempre molta attenzione a prendere i farmaci immunosoppressivi esattamente come indicato dai suoi Medici. Non si deve più preoccupare della dialisi ma comunque Maria Rosaria va al suo centro NephroCare di Soccavo con regolarità in quanto i suoi Medici sono il suo contatto con il centro dove è stato eseguito il trapianto.

Che cambiamento nella sua vita! Maria Rosaria ha ricominciato a guidare, porta il suo nipotino a fare delle passeggiate e può concentrarsi a fare la nonna a tempo pieno. Adora le cose semplici della sua vita. Ora, più di tutto vuole godersi la famiglia e vedere crescere il nipotino. E’ anche molto contenta di avere più tempo da dedicare al suo lavoro di volontaria. In tutti questi anni in cui era in dialisi, i suoi pensieri sono sempre andati a chi era meno fortunato di lei. Trova sempre il tempo per aiutare gli altri, accompagnando una persona anziana dal medico, facendo la spesa ad una persona indigente, facendo compagnia ad una persona inferma a letto, cucinando per un vicino o andando a pagare le bollette ad un anziano. Rosaria dice: “Fare tutte queste cose a me non costa nulla ma possono fare una grande differenza per chi è malato, anziano o solo. Aiutare altre persone mi fa sentire molto fortunata e mi da la forza di andare avanti nonostante le sofferenze patite per la mia malattia.” Lo staff dei Medici e Infermieri del centro dialisi NephroCare di Soccavo è contentissimo per il successo di Maria Rosaria. Per 15 anni Maria Rosaria ha fatto parte delle loro vite e loro l’hanno accompagnata lungo il suo incredibile viaggio con tutti i momenti positivi e negativi trascorsi. Questo rapporto che lega lo staff dei Medici e degli infermieri del centro NephroCare di Soccavo a Maria Rosaria non si ferma al trapianto: continua a darle un supporto per tutto ciò che può servirle, essendo sempre presenti per qualsiasi necessità di Maria Rosaria, una paziente speciale che con la sua determinazione, il suo atteggiamento positivo e il dolce sorriso è una lezione per tutti, noi per primi.

Lo staff del centro NephroCare di Soccavo ricorda chiaramente che prima del trapianto, quando Maria Rosaria finiva la sua sessione dialitica spesso lei restava seduta sulla sua poltrona mentre gli altri pazienti se ne andavano e, prima di andare via, prendendo la sua borsetta diceva: "Ora è il momento di truccarsi un po’, perché la dialisi non deve farmi sentire non in ordine."

Durante i suoi 15 anni di dialisi al Centro NephroCare di Soccavo, Maria Rosaria ha insegnato tante cose ai suoi Medici e Infermieri. Ha dimostrato che anche una persona affetta da una malattia cronica può trovare il giusto equilibrio e nonostante le dure prove, invece di demoralizzarsi per la situazione, può trovare la volontà e la forza interiore per fare tutto ciò che è possibile per condurre una vita felice e soddisfacente.

“La speranza e la determinazione sono la medicina migliore e noi Medici e Infermieri dovremmo supportare e nutrire le speranze e i sogni dei nostri pazienti” dice il Direttore Sanitario del centro NephroCare di Soccavo, Dott.ssa Valeria Di Stasio.  

Non bisogna mai smettere di sperare…bisogna sempre credere in se stessi e aiutarsi a costruire un futuro migliore!

 

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