Rosanna Monaco

Fissare obiettivi quotidiani per tollerare lo sconvolgimento della malattia renale cronica

Questa è la storia di Rosanna Monaco, una nostra paziente che si sottopone alla terapia emodialitica presso il nostro ambulatorio di dialisi NephroCare di Cercola e che preferisce non mostrarsi in foto (quella usata è infatti un’immagine generica che non la ritrae).

La storia di Rosanna comincia nel 2013, quando viene ricoverata d’urgenza all'Ospedale Cardarelli di Napoli per una “non troppo chiara" situazione di compromissione del sistema renale; dopo un mese e il trasferimento presso l'Ospedale Malpighi di Bologna, Le viene diagnosticata una malattia ematologica: l’Amiloidosi.

Le ripercussioni di tale malattia sul suo organismo hanno determinato sin da subito la necessità di fare ricorso al trattamento emodialitico. Tutto ciò si è aggiunto ai trattamenti ematologici cui era soggetta, necessari per arrestare il decorso della sua malattia.

Dal punto di vista emotivo Rosanna, soprattutto nella prima fase, non ha accettato la sua condizione di salute e tutti i trattamenti cui era sottoposta. In poco tempo la sua vita era stata stravolta dalla malattia e dall’ingresso in terapia dialitica. Credeva di aver barattato la vita con la libertà.

Dopo qualche tempo, grazie soprattutto all’amore ed al prezioso sostegno della sua Famiglia ed alla grande forza del suo carattere, ha imparato a gestire la presenza della dialisi nella sua vita. Un ruolo importante, nel percorso di consapevolezza e capacità di convivere con la malattia, lo ha avuto il team medico-infermieristico dell’ambulatorio. Il rapporto empatico e confidenziale che nel corso degli anni si è creato con i medici e gli infermieri e col personale tutto del centro dialisi, ha decisamente migliorato anche la sua condizione psicologica ed emotiva durante i trattamenti emodialitici (ad esempio, ha aiutato a superare con maggiore leggerezza lo scorrere del tempo durante il trattamento emodialitico ecc…).

La dialisi ha sicuramente cambiato alcuni aspetti ed abitudini della vita di Rosanna, quali: la sua carriera, il suo corpo, il suo approccio al cibo ed in parte la sua stessa vita. A tutto ciò, Rosanna risponde con forza, determinazione ed ottimismo. La sua ricetta per non arrendersi e non lasciarsi abbattere dalla malattia è quella di: “non accettare passivamente”; “ogni mattina, tra una limitazione e l’altra, fissatevi degli obiettivi anche piccoli e raggiungeteli: solo restando aggrappati alla normalità della vita si può, in qualche maniera, tollerare lo sconvolgimento che la malattia comporta.”

Anche i suoi hobby, le sue passioni ed i molteplici interessi che riempiono la sua vita hanno rappresentato valide ed efficaci valvole di sfogo per affrontare e tollerare il trattamento emodialitico. Inoltre, l’hanno aiutata a vivere meglio e ad acquisire quello spirito critico necessario per superare limiti ed avversità.