Volodymyr Zadoianchuk

Dal dolore per la guerra alla speranza di un trapianto

Con l’inizio del conflitto russo-ucraino dello scorso 24 febbraio 2022, sono arrivati in Italia migliaia di rifugiati ucraini. Da subito si è attivata la macchina dell’accoglienza pubblica e privata per dare aiuto, cura e assistenza a queste migliaia di donne, anziani, bambini in fuga dalla guerra.

La massima attenzione è stata riservata a tutti coloro i quali avevano bisogno di cure mediche e di terapie specialistiche. Da subito NephroCare Spa è scesa in campo per dare un contributo attivo alla presa in carico e alla cura dei rifugiati ucraini; così, a inizio maggio 2022, in supporto del sistema sanitario nazionale e regionale, all’interno dei propri ambulatori di emodialisi, NephroCare Spa ha messo a disposizione posti dialisi dedicati per i pazienti rifugiati nefropatici ucraini.

Grazie alla collaborazione ed al coinvolgimento sinergico degli enti istituzionali e del terzo settore, 4 pazienti sono stati accolti presso l’ambulatorio di emodialisi NephroCare - Malpighi di Napoli e oggi, a più di un anno di distanza, vogliamo raccontarvi la storia di uno di questi – Volodymyr Zadoianchuk – che da poco è stato sottoposto al trapianto di rene qui in Italia!

Quella di Volodymyr è la storia di un ragazzo di 24 anni affetto da Insufficienza Renale Cronica Terminale, che lascia l’Ucraina perché il suo centro di dialisi viene danneggiato a causa della guerra e dopo un breve passaggio dal centro dialisi Fresenius Medical Care di Kosice (Slovacchia) viene accolto in Italia dalla Comunità di Sant’Egidio.

Grazie al Dott. Riccardo Muscherà, a maggio giunge insieme alla nonna a Napoli, dove viene ospitato in un appartamento nel quartiere Colli Aminei e, insieme ad altri suoi connazionali, viene accolto dalla Dott.ssa Anna Rita Oggero – Direttore Responsabile dell’ambulatorio NephroCare Malpighi di Napoli e dal suo staff medico-infermieristico. Da subito, tutto il gruppo dell’ambulatorio ha preso in carico con grande sensibilità e attenzione Volodymyr ed i suoi connazionali, consapevoli della tragedia che stavano vivendo e del dolore che portavano nei loro cuori.

Vova, come lo chiamano in famiglia, con i suoi dolci occhi azzurri e la sua profonda pacatezza e gentilezza, pur se un po’ frastornato dall’abitudine napoletana di parlare tutti insieme ed a voce alta, da perfetto membro della Generazione Z, diventa subito maestro di Google Translator facilitando così la comunicazione con tutto lo staff e i pazienti del suo nuovo ambulatorio. In questo modo, si è immediatamente instaurato un rapporto diretto e di grande fiducia tra Vova e i medici e infermieri dell’ambulatorio NephroCare Malpighi. Inoltre, è stato un modo utile ed alternativo per ovviare a quelle volte nelle quali i mediatori culturali non erano presenti.  

Volodymyr è uno studente universitario ed infatti, spesso, durante le sedute di emodialisi si collegava online con la sua Università per seguire lezioni e dare esami da remoto. Vive negli occhi e nella mente di Vova la voglia e la speranza di poter avere un futuro migliore nella sua terra libera.

Da un punto di vista medico, il primo problema riscontrato dalla Dott.ssa Oggero e dal suo staff è stato quello di una Fistola Artero Venosa malfunzionante che non permetteva una dialisi adeguata ma a giugno, grazie all’ intervento dei nostri Nefrologi Interventisti Dott. Massimo Punzi e Dott. Pasquale Zamboli, il problema è stato prontamente risolto.

Ad ottobre 2022, visto il protrarsi del conflitto russo-ucraino e della permanenza in Italia dei nostri ospiti ucraini, viene contattata la Dott.ssa Rosa Carrano – Responsabile della U.O.S. di Percorso Clinico Assistenziale in Nefrologia e nel Trapianto Renale della Università Federico II di Napoli –  e viene così avviato per Volodymyr lo screening pre-trapianto necessario per l’iscrizione in lista attiva per trapianto di rene. A inizio maggio, la positiva notizia di un rene compatibile: Volodymyr viene subito chiamato e l’operazione va benissimo!

Terminata la convalescenza, la Comunità di Sant’Egidio assegna a Vova un nuovo alloggio, dove può iniziare la sua nuova vita, di cui rende partecipe tutto lo staff dell’ambulatorio, a cui è rimasto molto affezionato.  Volodymyr manda ancora oggi tantissimi messaggi e foto e ci racconta anche della sua cultura nazionale – come accaduto, ad esempio, nel caso della celebrazione della “giornata della camicia ricamata” Ucraina.

La storia di Volodymyr è una storia di speranza che dal buio profondo della guerra ha visto albeggiare la luce di un nuovo giorno. Un messaggio simbolico che invita tutti ad affrontare con fiducia, determinazione, grinta e positività le avversità e complicazioni che la vita a volte riserva.

In questa vicenda, tante sono state le persone che si sono attivate e che la NephroCare vuole ringraziare anche a nome di Volodymyr, tra questi: la Dott.ssa Anna Rita Oggero ed il suo staff medico-infermieristico per la dovizia, professionalità, cura e attenzione con cui hanno preso in carico e curato Volodymyr ed i suoi connazionali; il Dott. Riccardo Muscherà e tutta la Comunità di Sant’Egidio per il supporto ed impegno costante; i Dottori Lorenzo Effuso e Beniamino Picciano per l’aiuto mostrato nell’affrontare le complessità della burocrazia sanitaria; il Dottor Alfredo Morleo, medico di medicina generale, che ha accolto Volodymyr ed i suoi connazionali tra i suoi pazienti; la Dott.ssa Rosa Carrano per la grande professionalità e l’impegno mostrato nelle fasi pre e post trapianto; i Dottori Punzi e Zamboli che con tempestività e specialità chirurgica hanno risolto i problemi di accesso vascolare di Volodymyr; e tutto lo staff sanitario ed amministrativo di NephroCare impegnato affinché la storia di Volodymyr, iniziata in maniera triste e difficile, diventasse una bella ed emozionante favola a lieto fine.