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Il potassio nell'alimentazione dei pazienti in emodialisi

Cibi permessi, vietati, integratori: come limitare il potassio

Il potassio nell'alimentazione dei pazienti in emodialisi

Dove si trova il potassio, perché bisogna limitarne l'assunzione e come controllarlo

Quando il paziente inizia a fare la dialisi potrà ricominciare a mangiare in maniera più equilibrata, seguendo le indicazioni di un nutrizionista. L'obiettivo dell'alimentazione è innanzitutto quello di restituire al paziente il piacere del cibo, ma anche scongiurare il rischio di malnutrizione. Non esistono più alimenti proibiti, ma delle indicazioni alimentari alle quali attenersi per essere sicuri di non affaticare i reni e per contenere gli accumuli di scarto e di acqua. Il potassio, in particolare, ricopre un ruolo fondamentale nell'alimentazione dei pazienti in dialisi, vediamo, quindi, perché è importante limitarne l'assunzione e come si può fare per non correre rischi.

Cos'è il potassio

Il potassio  è un minerale presente in molti alimenti che svolge un ruolo importante nel mantenere il battito cardiaco regolare e la funzionalità muscolare. A garantire i giusti livelli di potassio nell'organismo ci pensano i reni, ma quando i reni sono danneggiati è importante limitare l'assunzione di alimenti ricchi di potassio per evitare che la presenza di questa sostanza diventi troppo alta e pericolosa.

Quanto potassio si deve assumere ogni giorno

Un individuo sano può consumare fino a 4500 milligrammi di potassio al giorno, ma una dieta a basso contenuto di potassio non ne prevede più di 2000 milligrammi al giorno circa. Sarà il medico, in accordo con il nutrizionista, ad indicare la quantità individuale.

Come controllare i livelli di potassio?

Ecco alcune indicazioni per non correre rischi:

  • limitare i cibi ricchi di potassio: in questo il nutrizionista offrirà un valido aiuto per capire quali i cibi da evitare o limitare
  • mangiare una varietà di cibi ma con moderazione
  • non bere e non usare il liquido di frutta e verdura in scatola o i succhi di carne cotta
  • ricordare che quasi tutti gli alimenti hanno un po' di potassio: una grande quantità di cibo a basso contenuto di potassio può trasformarsi in cibo ad alto contenuto di potassio
  • alcuni sali utilizzati in sostituzione del sale comune sono ricchi di potassio
  • evitare le cotture nel forno a microonde, al vapore o nella pentola a pressione
  • consumare una sola porzione di frutta fresca e l'altra solo dopo cottura.

Come ridurre la quantità di potassio nei cibi

Le verdure ricche di potassio possono essere consumate, sempre con moderazione, dopo aver fatto un passaggio in acqua. Il potassio è un sale e quindi si scioglie nell'acqua. Per questa ragione gli esperti consigliano di tagliare le verdure in piccoli pezzi e farle bollire in acqua abbondante per almeno due o tre volte, eliminando il liquido di cottura.

Anche le verdure crude vanno consumate solo dopo averle lasciate in abbondante acqua per qualche ora.

Quali sono i cibi maggiormente ricchi di potassio

E bene ridurre le quantità dei seguenti alimenti e non abbinarli mai tra loro:

  • frutti tropicali: banane, kiwi, avocado
  • frutta estiva: albicocche, pesche, melone
  • verdure: spinaci, carciofi, barbabietole, porro, patate
  • farina di soia
  • frutta secca
  • cacao amaro in polvere e cioccolato al latte
  • stoccafisso
  • lievito di birra
  • pane e pasta integrali
  • concentrato di pomodoro.

Limitarsi a consumare solo una tazzina di caffè al giorno: va considerata nel conteggio giornaliero dei liquidi e il caffè contiene molto potassio.

Preferire inoltre il caffè preparato al momento rispetto a quello istantaneo, perché contiene meno potassio.

Le fibre

Dal momento che molti degli alimenti ricchi di potassio, e quindi da evitare o limitare, sono ricchi di fibre, il paziente potrebbe aver bisogno di un supplemento di fibre perché non ne assume una quantità adeguata attraverso l'alimentazione. Solo il nutrizionista potrà fornire corrette informazioni in merito e prescrivere un integratore di fibra solubile privo di potassio.

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Fonti

http://www.fondazioneitalianadelrene.org/wp-content/uploads/2010/09/ALIMENTAZIONEDottGUIDA-NASTASI.pdf

https://www.kidney.org/atoz/content/potassium